Seconda a Terza parte della Trilogia
CONTIENE SPOILER
Mi ero riproposta di recensire il secondo e il terzo libro separatamente, ma avendoli letti uno dopo l'altro e avendo trovato difficoltà a non spoilerare nella recensione della prima parte ritengo che sia più opportuno recensire tutto insieme.
Mentre cercavo le tre immagini dei singoli libri per fare l'immagine di apertura di questo articolo, mi sono resa conto che nei titoli dei romanzi non si nominano i fulmini (thunderbolt) ma le spine (thorns). Effettivamente leggendo mi sono chiesta perchè Jorg fosse il principe dei fulmini, visto che i fulmini appaiano poco.
Dal titolo mi sarei aspettata che lui usasse i fulmini similmente a Zeus, mentre invece compaiono solo quando racconta che, nella notte in cui vennero uccisi la madre e il fratello, in cielo si potevano vedere molti fulmini.
Le spine e le conseguenti cicatrici materiali e spirituali lasciate su Jorg, sono invece più significative, quindi perché usare la parola fulmini???
Anche qui mi sono venuti dubbi su di una errata traduzione, ma forse è solo una questione di marketing e probabilmente la casa editrice ha ritenuto più accattivante, o più "fantasy", la parola fulmini al posto di spine.
La mappa all'inizio del libro allarga i propri confini e ci mostra la situazione delle terre europee in questo ipotetico futuro. Gran parte dell'Europa è sommersa, il Veneto, l'Emilia Romagna e il Trentino non ci sono più, Roma nonostante non si proprio "in alto" non è stata sommersa e c'è ancora.
Per curiosità sono andata a vedere a cosa corrispondono le Alte Terre di Renar e lo Spettro (il castello di Jorg), dovrebbe essere la zona di Puy de Dome (Massiccio Centrale) e lo spettro potrebbe essere la stazione meteorologica.
Non sono andata avanti nel localizzare i vari palazzi che vengono descritti nei libri, che dovrebbero essere costruzioni dei nostri tempi, ma non escludo che un giorno lo farò.
Il re dei fulmini riprende la storia circa 4 anni dopo la presa dello Spettro (il castello delle Alte Terre) e Jorg è diventato (si è autoproclamato) re al posto dello zio, il Conte di Renar.
Il 2 libro si apre con il diario di Katherine che Jorg trova ed inizia a leggere, seguito subito dopo dal racconto del giorno delle sue nozze.
Il castello è accerchiato dall'esercito del Principe di Arco che negli ultimi anni è riuscito attirare a sé il favore di numerosi regni, sembrano non esserci più speranze per i pochi cittadini delle Alte Terre, ma Jorg non se ne preoccupa più di tanto, anzi la sua preoccupazione maggiore è sposarsi e chiudere così un'alleanza molto importante.
Il castello è accerchiato dall'esercito del Principe di Arco che negli ultimi anni è riuscito attirare a sé il favore di numerosi regni, sembrano non esserci più speranze per i pochi cittadini delle Alte Terre, ma Jorg non se ne preoccupa più di tanto, anzi la sua preoccupazione maggiore è sposarsi e chiudere così un'alleanza molto importante.
Ovviamente il suo seguito è abbastanza spiazzato da questo comportamento ed inizia a suggerirgli di arrendersi prima che sia troppo tardi.
E invece no, non è troppo tardi!
Da questo punto iniziano una serie di flashback che ti portano - pesantemente - avanti e indietro nei ricordi e nei pensieri di Jorg che spiegano come mai si è arrivati a questo punto e che in realtà la situazione era sotto controllo.
Non mi metterò a raccontare tutta la trama perchè è veramente complicata, diciamo solo che Jorg incontrò il Principe di Arco (ora marito di Katherine) anni prima e dopo quell'incontro il nostro eroe iniziò a fare il giro dell'Europa arrivando alla fine a conoscere la famiglia della madre nelle terre tra la Francia e la Spagna.
Tutto l'episodio della saga si svolge temporalmente nel giorno del matrimonio e finisce con il duello tra il "Principe di Arco" e Re Jorg di Renar.
Dopo aver navigato, con un alto rischio di aver mal di mare, nei flashback iniziamo il terzo libro...
Il sogno di Jorg è sempre stato stato quello di unire tutti i cento regni sotto un unico imperatore (identificato con se stesso...). Ora ha un regno formato dai territori delle Alte Terre e da quelli conquistati dal fu Principe di Arco, per un totale di 6 voti validi per l'imminente votazione al Congresso dei Cento.
Il terzo capitolo, usando sempre questi diavolo di flashback, si svolgerà lungo il percorso che porterà il nostro eroe a Vyene (Vienna), luogo in cui si stanno dirigendo tutti i Cento o i loro rappresentanti per eleggere il nuovo imperatore.
Diversamente dei primi due libri, abbiamo due narratori: Jorg (omodiegetico) che ci fa fare i salti temporali e un narratore onnisciente (eterodiegetico) che ci raccontata "La storia di Chella".
Secondo me il secondo narratore poteva anche essere evitato, sia per quanto riguarda la rilevanza della storia di Chella, sia perché alla fine del libro scopriamo che stiamo leggendo il diario della rappresentazione olografica (o del modello computerizzato o qualsiasi altra cosa possa essere, di Jorg, quindi il secondo narratore non c'entra niente con tutto il resto, da dove è uscito?
Leggendo in giro altri commenti sul libro il finale non è stato apprezzato, mentre personalmente mi trovo d'accordo con quanto scritto nella postfazione dell'autore che ci spiega che un finale di questo genere lo richiedeva la storia e non poteva finire altrimenti.
Apprezzo inoltre che abbia detto chiaramente
VOTO
E invece no, non è troppo tardi!
Da questo punto iniziano una serie di flashback che ti portano - pesantemente - avanti e indietro nei ricordi e nei pensieri di Jorg che spiegano come mai si è arrivati a questo punto e che in realtà la situazione era sotto controllo.
Non mi metterò a raccontare tutta la trama perchè è veramente complicata, diciamo solo che Jorg incontrò il Principe di Arco (ora marito di Katherine) anni prima e dopo quell'incontro il nostro eroe iniziò a fare il giro dell'Europa arrivando alla fine a conoscere la famiglia della madre nelle terre tra la Francia e la Spagna.
Tutto l'episodio della saga si svolge temporalmente nel giorno del matrimonio e finisce con il duello tra il "Principe di Arco" e Re Jorg di Renar.
Dopo aver navigato, con un alto rischio di aver mal di mare, nei flashback iniziamo il terzo libro...
Il sogno di Jorg è sempre stato stato quello di unire tutti i cento regni sotto un unico imperatore (identificato con se stesso...). Ora ha un regno formato dai territori delle Alte Terre e da quelli conquistati dal fu Principe di Arco, per un totale di 6 voti validi per l'imminente votazione al Congresso dei Cento.
Il terzo capitolo, usando sempre questi diavolo di flashback, si svolgerà lungo il percorso che porterà il nostro eroe a Vyene (Vienna), luogo in cui si stanno dirigendo tutti i Cento o i loro rappresentanti per eleggere il nuovo imperatore.
Diversamente dei primi due libri, abbiamo due narratori: Jorg (omodiegetico) che ci fa fare i salti temporali e un narratore onnisciente (eterodiegetico) che ci raccontata "La storia di Chella".
Secondo me il secondo narratore poteva anche essere evitato, sia per quanto riguarda la rilevanza della storia di Chella, sia perché alla fine del libro scopriamo che stiamo leggendo il diario della rappresentazione olografica (o del modello computerizzato o qualsiasi altra cosa possa essere, di Jorg, quindi il secondo narratore non c'entra niente con tutto il resto, da dove è uscito?
Leggendo in giro altri commenti sul libro il finale non è stato apprezzato, mentre personalmente mi trovo d'accordo con quanto scritto nella postfazione dell'autore che ci spiega che un finale di questo genere lo richiedeva la storia e non poteva finire altrimenti.
Apprezzo inoltre che abbia detto chiaramente
Riconosco che avrei potuto far prendere agli eventi una direzione che mi avrebbe consentito di scrivere un libro 4, un libro 5, 6 ecc. Tra qualche anno, quanto mi ritroverò a mangiare cibo per gatti direttamente dalla lattina, forse mi pentirò di non averlo fatto. Ma la verità è che volevo che vi separaste da Jorg al culmine. Preferisco che i lettori finiscano il terzo libro con la voglia di leggerne un altro, piuttosto che lascino il sesto con la sensazione di averne avuto abbastanza.
VOTO
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