L'angelo della notte di Brent Weeks - recensione


1344 sono le pagine che compongono questo primo lavoro dello statunitense Brent Weeks. 
L'Angelo della notte è la trilogia completa che comprende i libri editi nel 2008:
  1. La via delle tenebre, (The Way of Shadows), uscita italiana 2010
  2. Il tempo delle tenebre, (Shadow's Edge), uscita italiana 2011
  3. Oltre le tenebre, (Beyond the Shadows), uscita italiana 2012


Coordinate
Autore: Brent Weeks
Editore: Newton Compton Editori
Edizione: E-book
Prezzo: € 7,57 su Amazon

La prima cosa che salta all'occhio di questa trilogia, dopo aver letto La trilogia dei fulmini sempre edita dalla New Compton, è la copertina (mi sono fissata), notate qualche somiglianza?



Se non ci siete arrivati (ahahahah) il reparto grafico della New Compton, ha utilizzato lo stesso tizio in due pose leggermente differenti, per due romanzi di due autori diversi.
Capisco che in un fantasy ci sia quasi obbligatoriamente una spada e che quindi spiattellarla in copertina possa essere adeguato (ma non originale, visto anche che è la stessa spada mentre entrambi i protagonisti hanno spade particolari), ma lo fregio del tizio? Ok Jorg ha metà faccia bruciata, ma Kylar no...
Insomma voto 2 alla - poca - fantasia della casa editrici e al riciclaggio delle immagini, al non investire nella copertina e, soprattutto, al non aver letto il libro (visto che le copertine non c'azzeccano niente).

CONTIENE SPOILERS

La via delle tenebre - Trama

Nel primo libro facciamo la conoscenza di Azoth un bambino orfano che vive insieme altri ragazzini nei Cunicoli, la zona più malfamata della città Cenaria. Ha un paio di amici, Jarl e Bambola, con loro tenta di sopravvivere unendosi ad una banda di ragazzini detti il Dragone Nero, capeggiata dal violento Ratto.
Per uscire da questa vita chiede a Durzo Blint, il sicario più famoso della città, di prenderlo come apprendista.
Dopo aver superato una "prova di ammissione" riesce cambiare vita iniziando il suo addestramento da sicario. 
Specifico da sicario e non da "assassino", perché esiste una differenza sostanziale: l'assassino uccide usando le sue capacità personali, il sicario uccide usando le sue capacità personali e il suo Talento. 
che non hanno tutti e, quando si manifesta, non è uguale per tutti.
Azoth, che ha assunto l'identità del baronetto squattrinato Kylar Stern, ha un grandissimo Talento, ma purtroppo non riesce ad esprimerlo in nessun modo nonostante Durzo lo metta in ogni condizione possibile ed immaginabile per farlo affiorare.

Gli anni passano tra allenamenti e omicidi, Kylar si trasferisce dal Conte Drake, una persona "timorata" dell'unico Dio, generosa, buona e probabilmente unico "quasi amico" di Durzo.
Grazie alla frequentazione di casa Drake, riesce ad intrecciare varie amicizie tra cui quella con Logan Gyre, il figlio di un Duca che anni prima rifiutò di prendere il trono con la forza nonostante l'allora (e attuale) re fosse un "cretino".

Abbiamo già capito che Cenaria non è proprio un paradiso, di fatto a governare realmente la città c'è un gruppo di malviventi detto Sa'Kage, composto da 9 rappresentanti di altrettante branchie di malaffare (spaccio, scommesse, prostituzione, ecc. ecc.) con a Capo lo Shinga, che verremmo poi a scoprire essere Momma K, la rappresentante del "reparto" prostituzione e spionaggio.

Le altre forze in gioco in questo scenario, sono i regni confinanti da cui Cenaria deve difendersi, tra tutti il nemico più temuto è il Re Divino Garoth Uursul di Khalidor.

Il primo libro si chiude lasciando moltissimi punti in sospeso: Logan e la sua neo moglie, Jenine, figlia del re di Cenaria,  vengono creduti morti, Cenaria è stata invasa dai Khalidoriani, molti nobili sono morti, altri sono scappati, decine di altri personaggi sonomin sospeso e Kylar se n'è andato con Bambola (che ora si chiama Elene e anche lei, grazie a Durzo,  è riuscita a scappare dai Cunicoli).

Ecc. ecc.

Commento

Insomma rimaniamo con un pugno di mosche in mano e non ci resta che leggere il secondo libro sperando che si riesca a chiudere qualche trama o almeno a soddisfare la voglia di "epico" e di qualcosa "che si muove".

Non per sminuire questo primo libro, visto che senza di esso non si potrebbe capire tutto ciò che accade nei prossimi libri, ma rispetto agli ultimi due e soprattutto al terzo libro della saga, questo volume lascia il lettore insoddisfatto. Non solo perché lascia tutte le trame in sospeso, lo fa perchè è la storia già vista, trita e ritrita, dell'infanzia di un ragazzo fino alla sua età adulta.
Se non fosse per la mia mania di "sapere come va a finire" (e quindi acquistare possibilmente tutta la saga anche se mi annoiano) e se non fosse l'aver già acquistato tutta la trilogia probabilmente non sarei stata in ansia in attesa del secondo volume (cosa che invece mi è successa con " Il Canto del Sangue" di Anthony Ryan o con "Il Nome del Vento" di Patrick Rothfuss).
A parte il finale dove, al momento, vince un cattivo, non c'è niente di speciale.

 Il Tempo delle Tenebre - Trama

Durzo è morto per permettere a Kylar di diventare il vero possessore del ka'kari nero, Kylar stesso ha capito che grazie al ka'kari, oltre ad aver dato un sbocco ai suoi innumerevoli talenti, è diventato immortale, ma ancora non riesce a comprendere in pieno le motivazioni del suo ex maestro che lui stesso ha dovuto uccidere su ordine di Momma K.
Finalmente può farsi una nuova vita con Elene e Uly, la figlia di Durzo e Momma K, decide quindi di abbandonare la vita da sicario e di trasferirsi in un'altra città per ricominciare da capo come mercante di spezie.
Per buona parte del libro vediamo Kylar "deprimersi" per la situazione che sta vivendo con Elene:

  1. l'ha vista crescere per tanti anni senza farsi vedere da lei e da nessun altro, specialmente da Durzo al quale aveva promesso di non vederla mai più;
  2. durante questi anni se ne innamora, per lui le cicatrici che Ratto (o Durzo) le ha procurato sono solo un particolare della sua bellezza;
  3. si rivela a lei, nel momento del bisogno, ma lei gli nega l'aiuto anzi lo denuncia;
  4. però lei lo ama, quindi passato il guaio vanno a vivere insieme, dormono insieme ma... non hanno "rapporti coniugali" perché lei vuole prima sposarsi;
  5. infine Elene non vuole assolutamente che lui continui a fare la vita che faceva prima e lo spinge a vendere o disfarsi di Retribution, la spada che un tempo era di Durzo.
Insomma mettetevi nei panni di questo ventenne, sta per diventare matto e alla fine vende Retribution per comprare un paio di orecchini di nozze che, in pratica, hanno la stessa funzione degli anelli, con l'unica differenza che questi sono incantati e legano indissolubilmente coloro che li portano.
Sta per sposare Elene e diventare definitivamente un mercante, quando... Jarl gli fa cambiare idea....

In tutto ciò avevamo lasciato Logan, il nuovo re di Cenaria, nel "buco del culo dell'inferno" ovvero nel posto più tetro delle Fauci, le prigioni del re. In questo posto conoscerà l'uomo nella sua veste peggiore, scoprirà le bruttezze che altrimenti non avrebbe neanche mai pensato potessero esistere, insomma passerà un brutto periodaccio tra rimpianti e scoperte sconcertanti.

E cosa è successo alla città che ha visto i Natali di Kylar?
Beh i Khalidoriani l'hanno ribaltata, se prima i Cunicoli erano il posto più pericoloso della città, ora tutta la città lo è diventata e Re Garoth è un pazzo scatenato che uccide e concede dolore senza scrupoli.

Commento

In questo secondo capitolo Kaylar è un po' tralasciato, a parte vederlo alle prese con la quotidianità (per me una parte un po' noiosa), diventa quasi un personaggio secondario, mentre vengono approfonditi tutti quei personaggi appena accennati nel primo libro.
Conosciamo meglio Logan, Dorian e i suoi compagni, Viridiana, Elene, ecc. vengono approfondite le loro emozioni e la loro storia. La più interessante, secondo me, sono quella di Logan e di Vi, entrambe perché mostrano come si può cambiare punto di vista a seconda delle proprie esperienze di vita,
Il secondo libro è ricco di intrecci a volte molto distanti tra loro, ma sono tutti un preludio a quel che accadrà nell'ultimo libro della serie dove tutti i fili convergeranno in un'unica direzione.


Oltre le Tenebre - Trama

No, di quest'ultimo libro non riesco a fare un riassunto senza perdere il filo o descrivere tutti gli avvenimenti "minuto per minuto", quindi mi limiterò al commento. 
Tutte le trame sparse nei primi due volumi convergono in quest'ultimo capitolo della saga.  Non solo nel senso di "chiudere tutte le trame", ma fisicamente i personaggi si ritroveranno tutti insieme,  trasportati dagli eventi,  in un unico luogo. 
Il libro è abbastanza inteso con giusto qualche "epic fail" che nemmeno un fantasy dovrebbe avere e riguardano tutti Durzo. Eh si... Durzo alla fine non è morto e ce lo ritroviamo come personaggio jolly in molti punti del racconto che l'autore poteva benissimo evitare trovando altre soluzioni. 
Durzo che modifica la sua forma per trasformarsi innun uccello esclusivamente grazie al suo talento,  è terribile. 
Tralasciando queste cadute, anche la battaglia finale è epica ma nel senso buono,  tutte le forze dei personaggi unute insieme per sconfiggere il nemico!
Insomma un classico che quasi più nessuno utilizza, ma che ee sfruttato bene, cone in questo caso, riesce a non dar fastidio. 
Se siete arrivati al secondo libro, il terzo è da leggere, perchè per scorrevolezza e storia è sicuramente il migliore dei tre.


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Su di me Storm

Leggo, guardo la TV e vado al cinema.

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